Il Senato ha approvato il dimezzamento delle tasse sulla sigaretta elettronica. Una vera e propria boccata d’ossigeno per il settore. Il via libera al provvedimento è arrivato nei giorni scorsi e prevede che dal prossimo 1 agosto e fino al 31 dicembre 2021, l’imposta torni ai livelli dello scorso anno: ossia a 0,42 centesimi e 0,84 per una quantità di 10 millilitri di liquido di ricarica. Senza e con nicotina.

Si tratta di un provvedimento atteso ed accolto con entusiasmo dagli operatori del settore, che possono così tirare un sospiro di sollievo.

In aula questo provvedimento è passato con 213 voti favorevoli da parte della maggioranza, e 28 negativi da parte delle forze di opposizione. Un solo senatore astenuto.

L’articolo 14 della legge prevede che l’imposta venga applicata in questo modo, fino alla fine di quest’anno dunque, sui liquidi per le sigarette elettroniche pronte di vario tipo: su quelli pronti all’uso, sui mix and wape, sulle basi neutre premiscelate.

L’ok è arrivato nei giorni scorsi, quando l’aula ha votato il decreto Sostegni bis, accordando la fiducia al governo di Mario Draghi.

Ad introdurre questo provvedimento all’interno della legge, che ora dunque è passato insieme al resto del testo, era stata la commissione bilancio della Camera dei deputati, su proposta della Lega che aveva proposto un emendamento. Otto i firmatari dell’emendamento che poi ha trovato spazio nella legge: Giuseppe Bellachioma, Vanessa Cattoi, Claudio Borghi, Silvana Comaroli, Rebecca Frassini, Emanuele Cestari, Paolo Paternoster e Tullio Patassini. Più volte la questione aveva ricevuto una fumata nera, ma alla fine è entrata a far parte a pieno titolo della legge che si propone di aiutare le imprese, il mondo del lavoro in generale, i giovani, la tutela della salute e dei servizi territoriali nel corso della pandemia da Covid-19 che ancora purtroppo non accenna ad arretrare a causa del diffondersi della variante Delta, nonostante la campagna vaccinale prosegua spedita. Una corsa contro il tempo per salvare le imprese, l’economia, i servizi essenziali e tante, tante vite.

L’introduzione di questo abbassamento delle tasse sulle sigarette elettroniche, secondo gli operatori del settore, ha gettato le basi per quella che sarà una revisione organica della pressione fiscale sul settore, auspicata da tempo.

Nel testo dell’emendamento è stata aggiunta una formula precisa, che appunto ha introdotto la riduzione della tassazione, dopo le parole: “al 15 per cento e al 10 per cento dal 1° gennaio 2021” sono aggiunte: “fino al 31 luglio 2021, al 10 per cento e al 5 per cento dal 1° agosto 2021”.

Il prossimo passo ora dovrebbe essere quello in sede di approvazione di legge di bilancio: l’idea è quella di dare una stabilità fiscale al comparto che ne renda sopportabile la pressione.

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