narcolessia

Soffri di spossatezza, dormi spesso, ti senti affaticato, come se non riuscissi a stare più bene. Tutti questi sintomi potrebbero essere una spia di allarme: la narcolessia è una malattia neurologica più diffusa di quanto si tenda a credere. Se hai bisogno di aiuto, puoi approfondire il tema sul portale dedicato alla narcolessia.

Cos’è la narcolessia

La diagnosi della narcolessia deve avvenire mediante esami specifici, ovvero lo studio polisonnografico. Inoltre, si renderà necessario svolgere un test delle latenze multiple di addormentamento (noto con l’abbreviazione di M.S.L.T.). Gli esami possono essere svolti in un opportuno centro del sonno.

A tutti gli effetti, è un disturbo del sonno che si manifesta in modo cronico: il soggetto continua ad avvertire degli attacchi di sonnolenza frequenti, anche dopo aver dormito e riposato per tutta la notte. L’individuo che soffre di narcolessia potrebbe addormentarsi in qualsiasi momento, anche mentre sta mangiando o lavorando.

Sintomi della narcolessia

Alcuni esperti pensano che la narcolessia sia una patologia neurologica, ma quali sono i sintomi? Dopo varie ricerche, è stata individuata una sintomatologia specifica: sonno eccessivo durante il giorno, allucinazioni ipnagogiche, paralisi del sonno e cataplessia. Va da sé, a questo punto, che diventa importantissimo trattare la narcolessia.

Cosa fare?

Al giorno d’oggi, non ci sono dei farmaci in grado di curare la narcolessia. Alcune terapie permettono di trattare alcuni dei sintomi principali, ma non esiste una cura specifica. Ci sono però dei consigli utili per migliorare la qualità della vita dei soggetti narcolettici.

Per esempio, dormire almeno otto ore a notte, così da ricaricare totalmente le energie e prevenire attacchi di sonnolenza durante il giorno. Diventa poi fondamentale non stancarsi eccessivamente e magari preferire dei pisolini di un quarto d’ora durante il giorno. Infine, possono aiutare l’attività fisica, una dieta equilibrata e dei farmaci che stimolano il sistema nervoso centrale, per prevenire gli attacchi di sonnolenza.