
La maggior parte dei condomini presenti sul territorio italiano presenta delle caldaie obsolete. Generalmente sono tradizionali, con bruciatori ad aria aspirata o soffiata. Il loro rendimento generale è il risultato di diverse operazioni quali la generazione, la distribuzione, la regolazione e l’emissione.
Lungo questo processo appena descritto è facile avere diverse dispersioni e raggiungere un andamento stagionale complessivo inferiore al 60%, con uno spreco del 40% di energia.
È per questo motivo che si parla di riqualificazione di centrale termica, per evitare gli sprechi e avere una resa migliore. Di conseguenza si avrà un risparmio in bolletta e maggiore sicurezza. Inoltre con la riqualificazione è possibile abbattere l’emissione di CO2 e tutelare l’ambiente. A giovarne non sarà solo la bolletta.
In cosa consta la riqualificazione di una centrale termica?
Prima di ogni cosa si deve effettuare una riqualificazione per rispettare gli obblighi di legge (antincendio e sicurezza dei fluidi in pressione). Dopo questa prima valutazione, che tocca tutti gli elementi dell’impianto termico, si procede alla messa a norma di tutte le irregolarità riscontrate.
È in questa fase che parte la vera e propria riqualificazione che rileva le eventuali perdite, le inefficienze, il fabbisogno reale, lo stato dei vari elementi dell’impianto, la convenienza di un’ipotetica coibentazione.
Nella valutazione si parte dalla parte della generazione termica che può derivare da una caldaia a condensazione, da una pompa di calore, dal solare termico o dalla cogenerazione.
Gli altri aspetti da considerare durante la riqualificazione termica sono il sistema di distribuzione, la coibentazione delle tubazioni e il bilanciamento delle portate dell’impianto. Concorrono alla valutazione dell’efficacia termica la regolazione delle valvole termostatiche e della centralina climatica, lo stato del sistema delle emissioni e il corretto funzionamento dei contatori. Ancora. Corretto funzionamento degli impianti di trattamento dell’acqua, dei sistemi di condizionamento chimico e del disaeratore.
Una volta effettuata una diagnosi approfondita si procede alla messa a norma e in sicurezza dell’impianto.